La sordità rinogena è un calo della capacità uditiva dovuto alla presenza di secrezione catarrale nell’orecchio. Si verifica solitamente dopo ripetuti raffreddori. È molto frequente in età pediatrica, ma può verificarsi ad ogni età.
Il dott. Domenico Romeo, medico specialista in Otorinolaringoiatria, collabora con le Terme di Castel San Pietro dal 2004. Il dottor Romeo riceve su appuntamento per visite di ammissione alle cure termali e anche per visite private presso il Poliambulatorio delle Terme. Effettua visite complete relative a tutte le problematiche dell’apparato respiratorio e dell’udito, nonché esami audiometrici ed endoscopici.
La sordità rinogena, una patologia molto comune
Dottor Romeo, una delle patologie più comuni per cui ci si rivolge alle Terme è la sordità rinogena. Ce ne parla?
“L’ipoacusia, ovvero il sentire male i suoni o non capire bene le parole, è un disturbo che può colpire tutti: si manifesta in maniera maggiore con l’avanzare dell’età, ma può insorgere anche nei giovani e nei bambini. In caso di problemi all’udito è buona norma rivolgersi al proprio medico di famiglia. Se il medico di famiglia rileva una sordità rinogena, cioè una sordità legata a una disfunzione della tuba di Eustachio, molto probabilmente consiglierà al paziente di effettuare cure termali inalatorie compilando una ricetta rossa. Si tratta di una patologia che si cura con acqua termale sulfurea che abbia un buon grado di solfuri, ovvero di idrogeno solforato, come nel caso dell’acqua sulfurea delle Terme di Castel San Pietro. Alle Terme il paziente effettua una visita otorinolaringoiatrica per essere ammesso alle cure. In genere, dopo la visita viene anche eseguito l‘esame audio impedenzometrico, che, quando è necessario, verrà ripetuto dopo le cure termali per quantificare il miglioramento nella capacità uditiva a seguito dei trattamenti. La sordità rinogena riguarda tutte le età ma in particolare è frequente nell’età pediatrica per motivi anatomici e funzionali. Nel bambino la tuba di Eustachio è ancora immatura, il rinofaringe è occupato dalle adenoidi che possono ostruire la tuba. Non ultimo, nei bambini sono più frequenti le flogosi delle prime vie aeree. Se affrontata adeguatamente la sordità rinogena che inizia a manifestarsi durante la primissima infanzia tende poi a risolversi nel bambino più grande. Per questo è importante mantenere una continuità nell’effettuare le cure”.
Qual è la tipologia di pazienti che si rivolge alle Terme e quando le frequentano?
“I problemi dell’apparato uditivo possono colpire tutti: i nostri pazienti appartengono a tutte le fasce di età. Le cure termali si possono fare tutto l’anno, anche se si registrano picchi di affluenza in primavera e in autunno. Per quanto riguarda i bambini, frequentano le Terme soprattutto da giugno, quando finisce la scuola, e da agosto/settembre, prima che ricominci la scuola per prepararsi alla stagione più fredda. In questi periodi i bambini effettuano le cure spesso a fini preventivi. L’apertura pomeridiana delle Terme facilita inoltre l’accesso alle cure anche in altri mesi”.
Le cause della sordità rinogena nei bambini e negli adulti
Quali problemi può causare la sordità rinogena nei bambini?
“I bambini che hanno problemi di sordità rinogena mostrano un deficit uditivo. Il bambino tende a farsi ripetere le cose o ad alzare il volume della televisione. Spesso sono gli insegnanti a scuola ad accorgersi di questo problema perché notano meno partecipazione alle attività e cali nel rendimento scolastico del bambino. E’ chiaro che se non si interviene subito le problematiche possono aumentare. In età prescolare l’individuazione della sordità rinogena è più difficile: di solito si manifesta con ritardi del linguaggio. Infatti molti casi di sordità rinogena ci vengono segnalati proprio dai logopedisti. Alle Terme il bambino effettua una visita otorinolaringoiatrica. L’esame otoscopico rivela se il problema è davvero legato alla sordità rinogena e, in questo caso, la visita viene completata con un esame audiometrico e impedenzometrico. Dopo di che il consiglio dato ai genitori è quello di iniziare le cure termali il prima possibile per evitare l’insorgere di forme di otite più difficili da trattare o addirittura croniche”.
E negli adulti quali problemi può causare la sordità rinogena?
“Detto che la sordità rinogena riguarda in particolare l’età pediatrica, ciò non significa che il problema non possa emergere anche in un adulto o un anziano. Le cause scatenanti la sordità rinogena possono essere anatomiche, ad esempio una deviazione del setto nasale, oppure patologiche quali sinusiti, riniti, faringiti, ipertrofia dei turbinati. Tutte queste condizioni determinano un’ostruzione delle prime vie aeree e quindi un coinvolgimento della tuba, predisponendo così alla sordità rinogena. Il sintomo che porta i pazienti a rivolgersi al medico o alle terme è solitamente l’ipoacusia: la difficoltà a sentire bene. Nell’ adulto ci potrebbe essere un’altra causa di sordità rinogena, fortunatamente rara, cioè il tumore o il linfoma del rinofaringe. In questi casi uno dei primi sintomi è proprio la sordità, in quanto la neoformazione cresce nel rinofaringe e va a ostruire la tuba, un po’ come le adenoidi nei bambini. Nel corso della visita otorinolaringoiatrica si cerca subito di escludere questa possibilità tramite uno strumento che si chiama specchietto rinofaringeo o meglio ancora con l’esame endoscopico: si tratta di controlli di semplice esecuzioni che facciamo regolarmente alle Terme”.
Cura la sordità rinogena con le cure termali
Come possono agire le cure termali sulla sordità rinogena?
“Le cure termali possono portare ottimi benefici a chi ha problemi che coinvolgono l’apparato uditivo, in particolare nei bambini, che spesso soffrono di questo disturbo. L’acqua termale di Castel San Pietro possiede importanti proprietà anticatarrali, di fluidificazione delle secrezioni e di rigenerazione delle mucose, quindi cura anche i disturbi legati all’udito e ne previene le forme di riacutizzazione. La terapia termale è una cura o una forma di prevenzione totalmente naturale che aiuta a limitare il ricorso ai farmaci”.
Quali sono le cure termali che si effettuano nei casi di sordità rinogena?
“Negli adulti utilizziamo le insufflazioni: introduciamo un catetere tubarico all’interno della fossa nasale fino a raggiungere l’apertura rinofaringea della tuba uditiva. Nei bambini e negli adulti con importante deviazione del setto somministriamo invece il politzer. Questo consiste nell’applicazione di un’olivetta nasale nelle narici attraverso la quale viene liberato dall’acqua termale sulfurea l’idrogeno solforato che grazie agli atti deglutitori raggiunge la tuba e quindi l’orecchio medio. Di solito a queste cure associamo un’altra cura che può essere l’aerosol o l’humage. In casi selezionati prescriviamo dei lavaggi nasali, docce nasali o irrigazioni, rispettivamente nel bambino e nell’adulto”.
Riniti e sinusiti
Altre patologie molto diffuse sono le riniti e le sinusiti.
“Le riniti, che poi si possono complicare in sinusiti, possono essere di natura virale, batterica e allergica. Virus, batteri o allergeni causano un’infiammazione acuta con edema, cioè un accumulo di liquidi, della mucosa che ostacola la ventilazione e il drenaggio del seno paranasale interessato. Il conseguente ristagno delle secrezioni favorisce lo sviluppo di germi patogeni. La sinusite è una patologia infiammatoria dei seni paranasali, cioè delle cavità pneumatiche, vuote, contenute nello scheletro della faccia e che sono in comunicazione con la cavità nasale. Nella stragrande maggioranza dei casi la sinusite è la conseguenza di processi infiammatori delle cavità nasali, delle riniti, dette comunemente raffreddori, per cui è più corretto parlare di rino-sinusite. Clinicamente la sintomatologia della sinusite acuta consiste in dolore e senso di tensione locale, intensa rinorrea, ovevro uno scolo nasale sieromucoso o purulento, febbre. Una sinusite acuta non adeguatamente trattata può cronicizzarsi. La sinusite cronica si caratterizza per scolo catarrale nasale o retronasale, tosse grassa persistente, cefalea e frequenti riacutizzazioni di sinusite”.
Come curare la rino-sinusite?
“Per quanto riguarda la sinusite, la terapia può essere farmacologica, termale o in alcuni casi anche chirurgica. La cura con acqua termale, detta crenoterapia, ha una importanza fondamentale nel ridurre la frequenza delle riacutizzazioni della sinusite cronica. L’azione meccanica di detersione delle secrezioni che ristagnano nelle cavità nasali operata dalle irrigazioni e dalle docce nasali con acqua termale, associata all’azione decongestionante, antiflogistica e antisettica dell’acqua salsobromoiodica e a quella anticatarrale, fluidificante e di rigenerazione dell’epitelio respiratorio dell’acqua sulfurea, favorisce il deflusso del secreto sinusale e il ripristino della funzione della mucosa rinosinusale. I pazienti che effettuano cure termali di tipo inalatorio rilevano una significativa riduzione degli episodi di sinusite acuta, migliorano la funzione respiratoria nasale e i sintomi della sinusite cronica”.
Quanto è importante la continuità delle cure?
“La continuità e la ripetitività delle cure è importantissima. Nella maggior parte dei casi può essere sufficiente un ciclo all’anno almeno per alcuni anni. Per i pazienti che hanno una situazione più impegnativa consigliamo almeno due cicli all’anno, uno in primavera e uno in autunno, e questo ci permette di avere dei risultati veramente ottimi. Negli adulti e nei bambini che hanno frequenti affezioni infiammatorie delle vie respiratorie solitamente notiamo una netta riduzione degli episodi acuti. Un percorso di questo genere permette anche di ridurre il ricorso ai farmaci, in particolare gli antibiotici che se assunti a lungo determinano delle resistenze alla patologia difficili da combattere”.
Bronchiti, allergie e acufeni: le cure termali possono aiutare?
“La bronchite è un’infiammazione della mucosa che riveste i bronchi. Può essere acuta, solitamente causata da un’infezione virale, o cronica, come risultato di un danno alle vie aeree dovuto a fumo, inquinamento e altre condizioni. Chi soffre di bronchite cronica può avere più riacutizzazioni durante l’anno e la patologia può diventare grave soprattutto per gli anziani perché riduce la capacità ventilatoria. Anche nel caso della bronchite le acque termali sono di grande aiuto: rafforzano il sistema immunitario locale e disgregano il biofilm batterico.
Nel caso delle allergie, le cure termali hanno un effetto positivo indiretto. Non essendo una cura antistaminica non possono ridurre la potenza dell’allergia, però vanno ad agire sugli effetti dell’allergia stessa, agiscono cioè sull’infiammazione ipertrofica dei turbinati e riducono l’ipertrofia della mucosa.
Gli acufeni possono essere legati a più fattori: vascolari, virali, articolari, neurologici. Nel caso degli acufeni derivanti da fenomeni di tipo tubarico, magari a seguito di un raffreddamento che ha determinato una ototubarite catarrale o una ridotta ventilazione dell’orecchio, le cure termali possono essere di grande beneficio perché portano generalmente a un miglioramento o a una risoluzione del problema”.
In riferimento alle diverse patologie, quali sono le differenze tra i due tipi di acque delle Terme di Castel San Pietro?
“L’acqua salsobromoiodica svolge soprattutto un’attività antinfiammatoria e viene utilizzata nelle inalazioni o nelle irrigazioni. Viene indicata nelle patologie infiammatorie di natura allergica. L’acqua sulfurea è invece un’acqua con azione anticatarrale, in particolare svolge una funzione di disgregazione del biofilm batterico, quell’insieme di germi e batteri, tenuto assieme da una patina gelatinosa, che contribuisce a mantenere la patologia. Viene preferita per la cura della patologie dell’apparato respiratorio e per la sordità rinogena. Entrambe stimolano il sistema immunitario locale portando così a una riduzione di eventi acuti”.
Ha qualche consiglio per affrontare i tipici malanni invernali?
“La prevenzione è fondamentale e le cure termali possono prevenire le tipiche patologie invernali. Quando invece i casi di infiammazione di carattere respiratorio si verificano, è importante l’igiene nasale, quindi consiglio di fare frequenti lavaggi nasali con soluzione fisiologica o salina”.